Attualità

Dom. 13-5-18 (disastro)

Ovviamente se davvero si realizzasse un governo Lega-Cinque Stelle per me sarebbe un disastro, la smentita di tutte le previsioni che sono venuto emettendo in questa sede, peraltro da inutile e solitaria mosca cocchiera. Di Maio potrebbe emettere un sospiro di sollievopèer aver raggiunto la salvezza sull’orlo del baratro, ma mi chiedo che interesse ne avrebbe Salvini. Una volta separato dal pur scomodo appoggio di Forza Italia, la sua consistenza di voti e di deputati sarebbe la metà del suo pericoloso alleato, pronto a divorarselo in un boccone, alla prima occasione. Sarebbe, da parte di Salvini, come l’attenersi alla prudenza del meglio un uovo oggi che una gallina domani, infatti egli mi sembra essere nella situazione di chi fra tutti ha meno da temere nell’andare a nuove elezioni, in quanto, rimanendo inserito in una coalizione di centro-destra, ne sarebbe il sicuro vincitore. Basterebbe non arrovellarsi per mutare il Rosatellum, su cui stupidamente si infierisce, mentre era pur sempre un tentativo di limitare i danni del proporzionale puro, magari rafforzandolo col fissare un premio di maggioranza al 40%, credo che sia una quota accettabile dalla Consulta. Si dice che Berlusconi sarebbe stato convinto a fare il passo indietro dalle paure dei suoi parlamentari di non essere più rieletti, a un prossimo turno, data l’implacabile perdita di consensi di cui risente Forza Italia. Potrebbe darsi che la riammissione all’agone elettorale che ora gli è stata consentita lo induca a riprendere fiducia nelle possibilità insite in nuove elezioni. Guidando di persona il suo partito, gli potrebbe consentire di risollevarlo. Sia detto tra parentesi che questa cessazione di un divieto dopo un certo intervallo di tempo dalla condanna ci ha sorpreso tutti, a cominciare dallo stesso interessato, pare che i suoi avvocati non glielo abbiano detto, altrimenti non si sarebbe tanto affannato a ottenere la cancellazione del reato da parte di un tribunale internazionale. La cosa ricorda curiosamente quanto ci succede per la patente, in cui vengono ridati i punti tolti per qualche infrazione, se nel frattempo ci siamo comportati bene. E’ stato inoltre osservato che, anche col passo indietro di Berlusconi e compagni, la maggioranza dei due aspiranti al matrimonio sarebbe molto risicata, sempre sull’orlo di andar sotto. Mi chiedo anche come vengano considerati i vincitori nei collegi uninominali, sono liberi di entrare nell’uno o nell’altro gruppo parlamentare, a loro scelta, o devono far parte di una formazione ad hoc?
Se comunque il famigerato e ignobile governo nascesse davvero, io mi sentirei di andare in giro con un cartello, sull’aria di quanto è avvenuto negli USA, con stampata la dichiarazione “questo non è il mio governo”. E mi vergognerei del mio Paese, che si porrebbe ai gradini più bassi dell’Unione europea, al livello dell’Ungheria o giù di lì, indegno di reggere il confronto con Francia, Spagna, Germania, Olanda, Austria, tutte capaci di evitare l’infezione populista, mentre noi ci siamo cascati in pieno, col rischio di cadere pure nel default economico, se solo i due complici volessero dar corso alle loro folli promesse, della soppressione della legge Fornero e dell’imposizione della flat tax, con altre amenità del genere.

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