Letteratura

Montefoschi: una narrativa fatta di “non-luoghi”

Circa vent’anni fa opponevo un risoluto “pollice verso” sulla rivista ”L’immaginazione” a un romanzo di Giorgio Montefoschi, uscito allora, “Il volo”, lo potrei ripetere quasi con le stesse parole a proposito del suo recente “Il corpo”, se non fosse che in genere non replico mai le mie sentenze di morte nella medesima sede, un ritorno di condanna sta bene in una sede minore, [...]  CONTINUA A LEGGERE

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Attualità

Dom. 8-4-2018 (governo del Presidente)

Ho già deprecato, in passati domenicali, l’insipienza del popolo italiano che ha creduto ai “fake programs” elettorali, di Salvini con relativo impegno a rimandare a casa 600.000 immigrati, e di Di Maio, di dare a tutti un reddito di cittadinanza. Dopo l’esito disastroso delle elezioni mi sembra che i nostri politici si barcamenino come possono, vittime semmai delle loro false promesse [...]  CONTINUA A LEGGERE

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Arte

Al San Domenico di Forlì mostra alquanto inutile

Qualche domenica fa, parlando della mostra ora visibile al ferrarese Palazzo dei Diamanti, mi chiedevo se era da relegare tra le esposizioni inutili, da condannare al braccio secolare del libello steso da Montanari e Trione, ma infine la salvavo per l’intenso amore che porto nei confronti di Gaetano Previati, ospite abbondante a quel banchetto, e per il fondamentale vincolo che lo lega a Boccioni, [...]  CONTINUA A LEGGERE

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Letteratura

Giuseppe Conte, salvataggio tardivo a Istanbul

Non so per quale misterioso connubio un poeta tendenzialmente austero e dedito al sublime, rivolto a praticare il “poetichese”, come Giuseppe Conte, insista anche a scrivere romanzi intonati a una vena facile, quanto mai leggibili. Mi era già capitato di lodare una sua precedente prova appartenenti a un filone storico, “citazionista”, consistente nella ricostruzione delle avventure e della [...]  CONTINUA A LEGGERE

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Attualità

Dom. 1-4-18 (ancora la costituzione)

Credo che a molti politici e giornalisti nostrani farebbe bene un ripasso delle norme costituzionali. Forse Di Maio la smetterebbe di proclamare un inesistente diritto di essere incaricato dal Presidente della Repubblica, con il suo 32%, di costituire il governo, senza alcuna garanzia di trovare i molti voti che gli mancano a costituire una maggioranza. Salvini, almeno, è più prudente e non proclama [...]  CONTINUA A LEGGERE

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