Attualità

Dom. 30-8-20 (Sicilia)

In merito ai due maggiori problemi del momento, è inutile che io rinnovi la mia inutile predica a favore di un’applicazione sistematica del termo scanner, che pure risolverebbe ogni problema, consentendo di riempire autobus e vagoni di metropolitana una volta accertato che chi vi sale non è in stato febbrile. Idem all’ingresso di ogni aula. Ma passiamo all’altra questione, quella del Presidente della Sicilia che ha preteso uno sgombero immediato di tutti i migranti giunti sull’isola. Il suo ultimatum era ridicolo, insostenibile, del resto lui stesso ha ammesso di averlo pronunciato solo a scopo deterrente. Ma è vero che non si possono mantenere nei contenitori presenti sull’isola un a massa di ospiti che ne supera la porta di dieci volte. Del resto, il governo l’ha capito e sta provvedendo allo sgombero. Ma resta la questione di fondo, con un interrogativo che nessuno si pone. L’UE continua a pagare alla Turchia qualche miliardo di euro perché trattenga tutta l’immigrazione diretta ai paesi dell’Est? E allora, perché non concedere un uguale trattamento anche a noi? O autorizzarci a prelevare dai fondi di prossima elargizione quanto ci vuole per allestire dei luoghi di accoglienza apprestati a regola d’arte, dove cioè gli immigrati trovino un trattamento umano, come si deve, e anche un processo di educazione a un loro impiego per le nostre esigenze lavorative, per tutte quelle attività che i nostri concittadini non vogliono più fare. Si può pure affrontare su basi realistiche il problema dei rinvii, visto che l’interlocutore non è più una Libia in preda al caos della guerra civile, ma una Tunisia con cui è possibile impostare una seria trattativa diplomatica. Si smetta di invocare una redistribuzione di questi immigrati negli altri Paesi europei, o meglio, è possibile che essi prendano contingenti di questi ospiti eccezionali una volta che abbiano ricevuto una educazione opportuna.

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