Attualità

Dom. 7-7-19 (Renzi)

Giuro che questa sarà l’ultima volta che tornerò sul tema solitario, non ripreso da nessun commentatore, dell’utilità di giungere a stringere un “contratto” tra Pd e M5S, che goderebbe di una maggioranza in parlamento e potrebbe mandare a casa Salvini, Purtroppo i dati recenti sono contro questa ipotesi. Tutti ormai sono convinti che la Lega non ha alcun interesse ad andare a nuove elezioni, visto che si trascina appresso il cadavere di Di Maio, senza indizi di rivolta tra i suoi compagni di partito. Si sa che si è chiusa l’ultima finestra per un voto in autunno, e dunque si profila il rischio che questo governo, malgrado tutto, prosegua nel suo pur incerto cammino, suffragato addirittura da certi dati positivi, come il calo dello spread e l’allontanamento, a quanto pare, delle sanzioni minacciate dalla UE. Magari, procedendo seppure a stento, questi sciagurati riescono a proseguire per anni, col miraggio di controllare le prossime elezioni del presidente della Repubblica. Del resto, proprio Salvini dovrebbe fare un monumento a Mattarella, che con la sia ignavia e paura a portarci a nuove elezioni gli ha regalato il Paese. Non so chi meglio di così potrebbe fare in futuro a vantaggio del leader della Lega. Dall’altra parte i Pd sembrano contenti dei piccoli incrementi che potrebbero avere alle prossime elezioni, c’è ancora chi tra loro, e nella turba dei confusionari commentatori politici, li esorta a parlare chiaro, a enunciare coraggiosi proponimenti di svolta, cosa che hanno sempre fatto senza alcun esito elettorale. I votanti vogliono fatti, e non vuote parole per il futuro. Purtroppo anche Renzi, che potrebbe essere il solo capace di ragionare alla grande e di muovere le cose, al momento sembra limitarsi a qualche accenno di autocritica, o di inutili accuse a posteriori rivolte ai compagni di partito.

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