Attualità

dom. 9.9.24 (delitti gratuiti)

Dom. 8-9-24. leggere la narrativa del Novecento

   Di fronte agli orridi massacri familiari di questi tempi abbiamo letto tanti dotti referti di psicologi, ma il modo di arrivare a una interpretazione soddisfacente è di leggere la migliore narrativa contemporanea in cui i delitti in apparenza gratuiti e immotivati sono presenti. Bati pensare al capolavoro di Albert Cams, L’étranger. E aggiungerei anche una novella di Pirandello, il nostro migliore narratore del secolo scorso, assieme a Italo Svevo, Il chodo, dove si parla di un ragazzo che trova casualmente sulla strada appunto un chiodo e lo deve pur usare in qualche modo, andando a conficcarlo senza alcun motivo nel cranio di un passante, fornendo appunto un perfetto esempio di delitto gratuito. Il che non esisteva nella narrativa dell’Ottocento, in cui si uccideva sempre con precise motivazioni, in genere di interesse, di difesa o di acquisto di beni, anche il delitto d’onore si giustificava come difesa di una proprietà particolare, quella sulla donna, sposata o solo amante. Ma poi si amiamo entrati nel regno di Freud, che ci ha detto come siamo spaccati tra un Es, sconvolgente, incontrollabile, e un Ego, anzi un Super-ego rappresentato dai genitori, dalla scuola, dall’autorità in genere. In tutta la mia carriera ho sottolineato la corrispondenza tra queste esplosioni del nostro inconscio e quelle nucleari dell’atomo, se fisso, scomposto. Ebbene, in questi delitti in apparenza gratuiti c’è proprio la rivolta contro la pretesa genitoriale di controllarci, di comandare su di noi, contro cui non resta che esplodere, dando corso a una violenza imprevista ed erroneamente considerata inspiegabile, il che lo sarebbe se non si tenesse conto di quel dualismo che domina in ciascuno di noi.

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