Attualità

Il nuovo Lucarelli

Lucarelli tenta il racconto

   Carlo Lucarlli è il più eclettico tra gli scrittori di Bologna, mi era piaciuta abbastanza l’ultima sererie dei “gialli”, anche se non capivo bene perché facesse retrocedere le trame a una Bologna postbellica, ma era comunque piacevole riconoscere i luoghi dove i misfatti si compivano, in  gara con Grazia Verasani. Ora con “Almeno tu” sceglie una serie di racconti sul filo dell’attualità, come il caso della giovane che muore per in incidente stradale, con quanto segue, difficoltà dei familiari di poter vedere il cadavere, estenuanti interroogativi da parte delle forze dell’ordine. Poi c’è il caso del figlio che fin da subito dimosta tendenze omoessuali, con grave disappunto dei familari e cronaca fedele dei suoi incontri, disinganni eccetera. Confesso che non riesco a capire se questi racconti sono collegati da un filo tra loro, potrebbe farlo pensare un rimbalzo di nomi e situazioni da un racconto all’altro, ma in definotiva mi pare che a questo modo Lucarelli si disperda in un mare di anonimia o di esiti abbastanza comuni.

Carlo Lucarelli, “Almeno tu”, Einaudi stile libero, pp. 165, euro 17,50.

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