Attualità

Louise nevelson

Tenmevo che, pera la guida di Roversi Momaco, il Palazzo Fava facesse una triste fine, ma al contrario la mstradi Huawewei prima, e ora di Louise Nevelson (1899-1988) mi incoraggiano. La Nevesol non era molto di casa rea noi, io a new York sapevo che per trovarla bastava la scia di ragazzini che le portavano cimase, elementi decorativi saccheggiati in immobili abbandonati. Infatti lei si compiaceva di montare questi materali di scarto, difficle dire se si trattava di un gusto che aveva qualcosa a che fare con la Pop Art  o era anche un accedere alle composizioni aperte rese possibili dalla rivoluzione del ‘80.Insomma, arte ricca o povera? Un utile pencolare tra i due estremi, irrobustio anche dai colori bianco, nero, giallo, se non sbaglio tre note cromatiche per segnalare il lutto preso le diverse civiltà. Imsomma , un’opera utilemnte ambigua, che si poneva cone un’isola solitaria in mezzo al fluire delle mode e delle diverse maniere, ma con buoni risultati. Come ora emergono da questa mostra bolognse.

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