Attualità

RicercaBO 1925

RicercaBO 1925

   Sabato 10 e domenica 11 si è svolta l’edizione 1925 di RucercaBO con rinuncia credo ormai definitiva di Gabriele Pedullà a partecipare, per il troppo successo di cui gde sia come critico che come autore  in proprio. E anche Marchetti per varie ragioni non ci ha dato qualche buon esito del Calvino, Ma Niva Lorenzini ha fatto molto bene il suo ruolo di direzine, sostituita in certi momenti da Marco Giovenale. I partecipanti sono stati tredici, ma  nel complesso hanno tenuto fede davvero al motto dell’incontro, labioratorio di nuove tendenze. Qui non posso certo entrare in merito ai singoli partecipanti, ma ne sonio uscite buone definizioni per definire l’atmosfera che stiamo vivendo, ben diversa dai valori che presto verranno ufficialmente riconosciuti dai vari Premi Strega e Campiello, Non so chi ha detto che siamo fuori da una geometria euclidea, Alessandra Borgogelli, molto attiva e acuta, ha parlato di una situazione micro-emotiva, da ricordare soprattutto l’ultimo Marinetti, Io personalmente mi sono valso di in interventi dedicati a Tic Toc, come sappiamo, la trasmissione spesso condannata per eccesso di conformismo, osservando che invece con questa letteratura ci affacciamo al di là di queste convezioni. E mi sono anche servito di una famosa affermazione del papa defunto, che ha parlato di una guerra mondiale disputata a pezzi, diramata in tanti scenari. Sul piano in definitiva più modesto della letteratura possiamo dire qualcosa di simile, ovvero che siamo in presenza di una ricerca diramata in tanti canali, varia, non riconducibile a quale unità accertabile.

RicercaBO 1925

   Sabato 10 e domenica 11 si è svolta l’edizione 1925 di RucercaBO con rinuncia credo ormai definitiva di Gabriele Pedullà a partecipare, per il troppo successo di cui gde sia come critico che come autore  in proprio. E anche Marchetti per varie ragioni non ci ha dato qualche buon esito del Calvino, Ma Niva Lorenzini ha fatto molto bene il suo ruolo di direzine, sostituita in certi momenti da Marco Giovenale. I partecipanti sono stati tredici, ma  nel complesso hanno tenuto fede davvero al motto dell’incontro, labioratorio di nuove tendenze. Qui non posso certo entrare in merito ai singoli partecipanti, ma ne sonio uscite buone definizioni per definire l’atmosfera che stiamo vivendo, ben diversa dai valori che presto verranno ufficialmente riconosciuti dai vari Premi Strega e Campiello, Non so chi ha detto che siamo fuori da una geometria euclidea, Alessandra Borgogelli, molto attiva e acuta, ha parlato di una situazione micro-emotiva, da ricordare soprattutto l’ultimo Marinetti, Io personalmente mi sono valso di in interventi dedicati a Tic Toc, come sappiamo, la trasmissione spesso condannata per eccesso di conformismo, osservando che invece con questa letteratura ci affacciamo al di là di queste convezioni. E mi sono anche servito di una famosa affermazione del papa defunto, che ha parlato di una guerra mondiale disputata a pezzi, diramata in tanti scenari. Sul piano in definitiva più modesto della letteratura possiamo dire qualcosa di simile, ovvero che siamo in presenza di una ricerca diramata in tanti canali, varia, non riconducibile a quale unità accertabile.

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