Letteratura

Barbero, specialista in divagazioni

Alessandro Barbero si è guadagnato in pohi anni una posizione di assoluto rilievo, mostrando una natura incline alle pulcherrimae ambages, alle circonvoluzioni. Il capolavoro in questoi senso resta il romano che gli ha dato il Premio Strega, Bella vita e guerre altrui di Mr Pyles, gentiluomo, un’opera che quasi ci fa rivivere la leggerezza di un Casanova. Come in quel caso spicca la gratuità degli spostamenti e delle avventure, seppure narrate con grazia e bella fluenza. Barbero si è distinto anche in altro settore scrivendo un saggio sulla vita di Dante, dove si riscontra la stessa tendenza alle digressioni, a una certa gratuita dispersione. Certo è che se si vuole un elenco degli amori di Dante, dichiarati o rimasti celati nei segreti biografici, quella è la guida che conta, così come pure vi troviamo il calcolo preciso delle entrate su cui l’esule poteva contare, Ma c’è poi un passo falso, il mettere in dubbio che Dante sia stato “scolare in Bologna”, non si vede da che cosa avrebbe tratto lo spunto per due sue saggi magistrali, il De Vulgari eloquentia e il De Monarchia, in cui ha fondato le sue concezioni linguistiche e politiche. Ma fin qui abbiamo l’aspetto positivo del nostro Barbero, che invece questo suo impulso alla divagazione, alla moltiplicazione un po’ sconclusionata dei casi, contrassegna il suo lavoro recente, Brick for stone, dove ci si disperde in una ridda di personaggi, ci sarebbe sata bene una mappa dei partecipanti, che sembrano tutti intenti a prevedere il dramma del crollo delle due torri, non si sa bene se per dare la loro attività spionistica per preparare quel crimine o invece per attenuarne le conseguenze, Comunque è un balletto un po’ sconclusionato di premesse, di fughe in avanti, di passi indietro. Bisogna allora augurarsi che Barbero ritrovi la grazia settecentesca con cui conduceva i passi pur ugualmente sconclusionati ed errativi del suo casanoviano Mr Pyle.

Alessandro Barbero, Brick for stone, Sellerio, pp. 346, euro 16.

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