Arte

Il bianco cimitero di Raquel Whiteread

Il cimitero in bianco di Rachel

Bergamo concludo l’anno in cui, assieme a Brescia, è stata capitale italiana della cultura con una bella installazione al Palazzo della Ragione dell’artista inglese  Rachel Whiteread (1963) dal titolo alquanto criptico, And the Animals were sold, ma in sostanza è una moltiplicazione a oltranza del suo tipico minimalismo in negativo, anzi, si dovrebbe dire in positivo, dato che nella pratica dei suoi colleghi, quasi tutti maschi, prevalgono i metalli o i legni o comunque elementi solidi e opachi, quando  non si affidino a impalpabili procedimenti concettuali. Mentre la Nostra produce dei calchi in bianco, dando così un tocco di irrealtà alle sue opere, o meglio, trasformandole in candidi fantasmi, come se i corpi reali avessero abbandonato questa terra, andando ad abitare i cieli, o si trasformassero in idee platoniche della nostra realtà abituale. Di solito la Whiteread procedeva aggredendo un ambiente per volta, una abitazione, una dimora, colpendole col tocco della sua bacchetta magica e mutandole in aerei fantasmi. Qui invece ha aggredito una moltitudine di oggetti, ottenendone una specie di cimitero, come quelli di guerra che si scoprono in tante località del nostro travagliato pianeta, Purtroppo le mie attuali condizioni fisiche non mi consentono una visita da vicino di questa popolazione di fantasmi, non so dire quindi se ognuna di tali apparizioni mantenga una sua individualità e caratterizzazione, ma l’effetto di insieme è superbo, e appunto dà l’impressione di essere in presenza di un cimitero, o comunque di una folla di  minute presenze  che si diffondono in ogni direzione, a perdita d’occhio, Certamente in questo modo di procedere c’è una perdita di qualità dei singoli oggetti, ma a vantaggio di una quantità straripante e provvista di un forte potere collettivo. Avrei voluto potermi aggirare tra un sepolcro e l’altro, magari recandogli un omaggio. Mi resta solo la possibilità di far pervenire un omaggio affidato a una muta descrizione, che potrebbe anche essere impropria, non cogliere la singolarità di ciascuna di queste apparizioni.

R. Whiteread, Bergamo, Palazzo della Ragione, a cura di Lorenzo Giusti, fino al 21 gennaio

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