Attualità

Velàzquez alla Galleria Borghese

Galleria Borghese

Finalmente una mostra abbastanza appropriata alla romana Galleria Borghese, dedicata a tre colossi della stagione del naturalismo, all’ombra del Caravaggio. Di quest’ultimo un capolavoro c’è davvero, tra i molti ospitati dalla sede romana, e forse c’è pure il Ribera. Non vi è invece il grande Velàzquez, che pure è da considerare il  numero due del realismo di stampo caravaggesco, anche se non ha mai potuto incontrare di persona il Merisi, per una data di nascita,  il 1599, troppo avanzata, di una abbondante generazione, rispetto al Merisi. E in effetti non sappiamo dove e come il genio spagnolo abbia incontrato il Gran Lombardo, ma certo il dipinto ora ospitato mostra tutta la genialità dell’artista iberico, che supera la  modestia del tema, Donna in cucina, nobilitata da un riferimento alquanto velleitario e improbabile alla Cena in Emmaus. E’ una sinfonia di oggetti, di bianchi dischetti ottenuti ovunque, da un copricapo della  modesta cuoca, da un lacerto sul tavolo e da tanti altri elementi che si corrispondono, in una superba natura morta che supera i limiti del genere, in quanto appunto innalzata dalla presenza seppure in panni modesti di un essere umano. Da lì si può correre in avanti, magari arrivare fino al nostro Morandi. Certo Velàzquez non teme la concorrenza di un Rubens o di un Rembrandt, e neppure di un Annibale, in quanto il suo linguaggio è immune da revivalismi, anche se è di polmoni vastissimi e sa percorrere tutti i gradini in una scala maestosa di generi. Il  Caravaggio è presente alla Borghese con un dipinti dei suoi più cupi e drammatici, che sono proprio quei limiti estremi che l’artista spagnolo, pur nel suo vastissimo repertorio, ha inteso evitare, limitandosi a praticare tutti i possibili temi e stati intermedi. A confronto con questi due giganti il Ribera , che essendo vissuto a Roma è entrato davvero nell’orbita del caravaggismo, appare talento più limitato. Ma se l’orto del  Ribera, detto lo Spagnoletto per esibire la sua origine iberica, appare più limitato, però lo sa coltivare con perseveranza e originalità, così da offrire di sé un’immagine ben definita.

Caravaggio Ribera Velàzquez alla Galleria  Borghese, fino al 23 giugno

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