Attualità

Dom. 24-9-23 (Ellis Island)

Torniamo ancora al dramma dell’immigrazione. Ci vorrebbe qualcosa come una Ellis Island, che agli inizi del secolo scorso serviva per filtrare chi aveva diritto ad entrare nella grande Mela e chi no: Ma allora esisteva solo la via del mare, oggi invece è proprio quello che si vuole evitare, che cioè’ le vite dei migranti siano affidate agli scafisti, La condanna nei loro confronti solennemente pronunciata dalla Meloni fa ridere, perché ovviamente questi si possono prendere solo nell’esercizio del loro malaffare, e anche questo riesce ben poche volte, E dunque, oggi ci vuole una Ellis Island di terra. Sfax sarebbe una sede ideale, ma abbiamo fatto tutto il necessario per far accettare al dittatore di Tunisi di erigere questo luogo protetto di affluenza di tutti i trasmigranti? Forse non abbiamo pagato abbastanza, l’UE ci dovrebbe aiutare proprio in questo. Forse a Sfax c’ è un nostro consolato che si potrebbe fare carico di una funzione del genere, magari affittando spazi ad hoc, sempre a spese della UE. Qui potrebbe avvenire la selezione tra chi ha i requisiti per essere trasportato in Europa, magari proprio alle coste italiane, per poi essere distribuito alle varie destinazioni nazionali, che tutte hanno bisogno di forze lavoro e di incrementi della natalità. La UE paga somme ingenti a Erdogan, ma nel suo caso i profughi arrivano per vie di terra, e quindi noi non possiamo fare ricorso alla stessa soluzione, ci sarebbe sempre di mezzo un braccio di mare, ma possiamo pretendere che la UE ci dia un equivalente di quanto versa a Erdogan per costituire dei luoghi dignitosi di accoglienza di quanti abbiano superato l’esame discriminatorio a Sfax, pronti ad assumere lavori e a fare figli dalle nostre parti.

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