Attualità

Dom. 28-5-23 (Zuppi)

L’immane catastrofe dell’inondazione della Romagna ha fatto passare in secondo luogo la delusione prodotta, qualche giorno prima, dall’incontro tra Zelensky e il Papa, da cui sembrava non essere emerso nulla di nuovo. Ma la più antica diplomazia del mondo, quella Vaticana, non può fare enunciazioni a vuoto, e dunque bisognava credere a quanto Papa Francesco aveva annunciato, che erano in atto manovre di pace tra la Santa Sede e i due belligeranti. Ora infatti è avvenuto l’annuncio che al cardinale Zuppi è stato affidato questo tentativo di mediazione. Bisogna che l’Occidente si dia una regolata, e la imponga soprattutto a ZelenskY. Per arrivare a una pace bisogna essere in due, e dunque occorre un dialogo anche con Putin. Soppongo che Zuppi tra poco annuncerà un incontro anche con esponenti russi. Bisogna togliere dalla testa di Zelenky l’indea di vincere ricacciando fuori dal suolo ucraino l’invasore russo, e di riprendersi pure la Crimea. L’Occidente può armare finché vuole il fronte ucraino, ma resta a pesare l’enorme differenziale umano. I russi sono dieci o venti volte in numero maggiore rispetto alla controparte, e dunque non possono venire sconfitti, occorre un ragionevole compromesso tra i due fronti, e questo potrebbe proprio venir fuori da una tessitura del cardinale Zuppi, Io qui mi sono permesso di avanzare qualche proposta in merito, vorrei che Zuppi riuscisse a leggerle, ma non so bene come contattarlo, Occorre in primo luogo riconoscere al Dombas il diritto di parlare russo, se questo non gli fosse stato negato nel 2012, così come i fascisti impedivano agli altoatesini di parlare tedesco, la guerra non ci sarebbe stata. Non solo, ma si dovrebbe pure concedere sempre agli abitanti del Dombas il diritto di doppio passaporto, e perfino di doppie targhe automobilistiche. Inoltre c’è un’arma per fare pressione su Putin, se addivenisse a un accordo ragionevole si potrebbero subito togliere le sanzioni economiche a danno del suo Paese, e anche le abbastanza dubbie minacce di una sua condanna personale, i tribunali di questo tipo si fanno solo a danno di sconfiti oer via militare. Chissà, ipotesi del genere potrebbero portare la pace in Ucrauna, speriamo comu

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