Arte

Un Raffaello comvincente

Circola sui mercati un ritratto attribuito a Raffaello, non capisco le ragioni di un mancato riconoscimento da parte di Vittorio Sgarbi, che insiste ad attribuirlo al Perugino. Se si parla di una matrice indiretta, l’indicazione ‘ è valida, senza dubbio la ritrattistica di Raffaello è stata ispirata da quella del suo maestro Perugino, ma non mancano tratti differenziali, per cui il Perugino resta dentro, secondo i miei parametri, alla terza generazione, che non raggiunge la maniera moderna, I ritratti perugineschi sono troppo rotondi, il che li allontana da una realtà quotidiana. e anche le chiome appaiono alquanto ispide, mancano insomma dei tratti di familiarità, di prosaicità affettuosa quali invece compaiono nella produzione di Raffaello, Del resto, abbiamo del Sanzio un prototipo significativo. forse fin troppo, Alludo alla Fornarina, di cui il presente ritratto è un derivato, forse ancor più dimesso, prosaico, familiare di quanto non sia il prototipo- Fra l’altro Raffaello toglie a questa versione quel prezioso laccio in cui nell’originale dichiara quasi un diritto di proprietà sulla fanciulla effigiata, in questo caso l’ingombrante segno di possesso scompare. In ogni caso, non si tratta di un falso, caso mai di una replica dell’autore stesso, in termini ancor più convincenti, o di una replica di qualche autore, come allora accadeva, ma molto vicino all’originale, fin quasi a non distinguersi. Insomma, a mio avviso si tratta di un dipinto da ammettere senz’altro al catalogo dell’ Urbinate.

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