Attualità

Dom. 12-11-23 (Tirana)

Stavo anch’io per cadere nell’errore di dichiarare che la Meloni era il miglior fico del paniere, una dei pochi a salvarsi nel nuovo governo di destra-centro, ma questo pastrocchio messo in piedi con Tirana delude fortemente, oltretutto viene a negare alcune cose di buono che Giorgia  aveva tentato di fare, come l’accordo con la Tunisia perché trattenesse i profughi trans-sahariani per mandarceli poi per vie protette dall’aggressione degli scafisti. E di buono c’era stata pure l’ammissione, scappata a suo cognato Lollobrigida , che di immigrati avevamo bisogno in un numero addirittura spropositato, per fargli fare i lavori che i nostri  non vogliono più fare e per riempire le nostre culle. Invece la creazione di questa Guantanamo nostrana non ha né capo né coda, ci costerebbe un mucchio di soldi senza sicuri benefici, e mi pare che anche dal punto di vista elettorale non renderebbe un granché. Più discutibile la proposta di un’elezione diretta del capo del governo, e infatti Renzi, sempre coerente con se stesso, ha ammesso che c’è del buono in quel progetto, ma anche tante cose da chiarire. Intanto, tornando all’elezione del sindaco, questo è ha capo di un partito, oppure il progetto Meloni intende prescindere da questa tappa? E poi, se il candidato sindaco non strappa subito una certa quota di consenso, c’è, secondo Renzi, il passaggio attraverso un successivo ballottaggio. Insomma, ci sono tante cose da chiarire, su questo fronte. Ma quanto all’altro progetto albanese, è un’aberrazione inconcludente da respingere nel modo più netto

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