Attualità

Dom. 25-10-20 (governo)

In questo momento mi dichiaro “governista”, non tollero per esempio gli sforzi della Gruber che, in barba al suo obbligo di imparzialità, sta spingendo gli ospiti a farsi profeti di sventure. Ho già detto che lodo la risoluzione con cui la ministra Azzolina insiste sulla necessità di tenere aperte le scuole, e di farle frequentare in presenza, mentre molti governatori di regione, pericolosi emanatori di terrore, invocano l’insegnamento da lontano. Tra tutti emerge, ovviamente, il governatore De Luca, con la sua odiosa predicazione di una catastrofe imminente. Purtroppo ho perso la puntata di venerdì 23 del bravo Crozza, spero che abbia rivolto a De Luca una dissacrante parodia. Mentre nell’”Otto e mezzo” sempre di venerdì 23 mi è piaciuta molto la pacatezza con cui la ministra De Micheli ha tenuto testa agli attacchi, fomentati proprio dalla Gruber, di quanti accusano i trasporti come luogo di produzione dei contagi crescenti. Caso mai, sarebbe da accogliere il suggerimento non già di obbligare gli studenti delle classi superiori a starsene a casa, ma a frequentare le lezioni in orario pomeridiano per snellire il carico dei trasporti. Ma anche per questi, rinnovo le mia osservazioni di buon senso: mettere alle fermate delle metropolitane delle persone per il controllo delle temperature con termo scanner, e farle viaggiare sugli autobus, al modo dei controllori, per prendere in corsa le temperature, facendo discendere, a una fermata successiva, chi ne avesse una fuori norma.
Ma soprattutto, si diano risposta a certi miei interrogativi di fondo: con che criterio si fanno i tamponi? Non sarebbe meglio eseguirne ogni giorno un numero fisso, e secondo una campionatura ben chiara? Questo per fugare il sospetto che in realtà siano i nostri impagabili nuovi monatti a ordinare di farne di più per dimostrare che il contagio si allarga. E quale differenza tra la mortalità quotidiana degli anni scorsi e l’attuale, ovvero come si fa a stabilire che un deceduto di ora sia proprio vittima del covid, e non invece un condannato inevitabile per un carico di mali precedenti? Infine, quanto all’aumento dei ricoveri, devo dare ragione a Travaglio quando mette sotto accusa il terrore seminato dai nuovi monatti, per cui ai primi sintomi di disagio non si chiama il medico di base, ma si pretende si essere immediatamente ricoverati.

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