Attualità

Dom. 29-12-19 (bipartitismo)

Il “Corriere della sera” di lunedì scorso, se non sbaglio, ha pubblicato un editoriale del suo migliore commentatore politico, Paolo Mieli, che aveva il coraggio di affermare che, malgrado le apparenze, bene o male si è ricostituito nel nostro Paese un bipartitismo, quello che era stato infranto dalla sciagurata risoluzione di Mattarella di mandare al governo due forze opposte, Lega e Pentastellati, pur di evitare l’imbarazzo di portarci a nuove elezioni, Questa invece, mi è capitato più volte di dirlo, era la soluzione legittima, come del resto dimostra il fatto che vi hanno ricorso senza indugio Paesi come la Spagna, l’Austria, Israele, e stava per farlo perfino la Germania. Oggi il Pd, se si sommano le scaglie uscite, da Leu ai renziani a Calenda, raggranella all’incirca un 28%, che è poi la sua massima portata a regime, e non appare molto lontana dal 32% della Lega. I Cinque Stelle da soli valgono come la somma di Fratelli d’Italia e di FI, e dunque le due fette della torta non sono poi così lontane tra loro. Ora tutto lascia pensare che l’attuale maggioranza giallo-rossa tenga botta, con l’aiuto del referendum sul taglio dei parlamentari che allontana lo spettro di nuove elezioni, e dunque, come mi sono permesso di osservare nei miei due domenicali precedenti, “la barca va”, nonostante i continui rabbuffi di tanti malpancisti. Fra l’altro, non si capisce perché mai Zingaretti non promuova il recupero di LEU, cioè di gente che n’è andata in quanto non sopportava l’egemonia di Renzi, ma ora il cliente ingrato, facendo autogoal, ha tolto il disturbo. Coltivo una remota speranza che Renzi si penta del suo gesto inconcludente e ritorni alla vecchia casa, di cui era stato a suo tempo un risoluto dominatore. Insomma, l’allegra brigata potrebbe ricomporsi, semmai c’è da temere di più sul fronte dei Pentastellati che si stanno sbriciolando, come del resto un comune buon senso faceva presagire, secondo il vizio che prima o poi colpisce, dovunque e in ogni tempo, le soluzioni qualunquiste, di chi dice di non essere di destra né di sinistra. Bisogna invece scegliere tra i due lati della medaglia, questa in definitiva una morale che sembra riaffermarsi, lanciando una ammonizione anche verso le Sardine, che si decidano da che parte stare.

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