Letteratura

Daniela Ranieri, uno stradario davvero utile e completo

Con grande sgomento mi vedo costretto ad applicare al Premio Strega di quest’anno il criterio che di solito infliggo al Campiello, lamentando che in quel caso vota, almeno si dice, una consorteria di lettori comuni, inesperti nelle patrie lettere. Ma per lo Strega dovrebbe votare il fior fiore della nostra letteratura militante, anche se io personalmente ne sono escluso. Ma vediamo. A mio avviso [...]  CONTINUA A LEGGERE

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Letteratura

Nori: come non fare sanguinare Dostoevskij

Di fronte ad ogni nuovo lavoro di Paolo Noi resto perplesso, dato che, per un verso, lo dovrei salvare, come faccio per tutti coloro che intervenivano ai magici appuntamenti di RicercaRE, e che abbiamo consacrato nell’antologia Narrative invaders, dove anche lui ha trovato posto. Ma mi turba il suo stile forse un po’ troppo scanzonato e divagante, di uno che non prende mai le cose sul serio. [...]  CONTINUA A LEGGERE

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Letteratura

Asor Rosa e Conrad, come venir meno a tutte le regole del mestiere

Dunque, il magno Alberto Asor Rosa si è occupato di Joseph Conrad, ovviamente da par suo. la sua eccellenza lo ha dispensato da certi obblighi che i modesti colleghi si sentono in obbligo di rispettare. Tra questi, il sottoscritto, autore di un saggio dedicato all’autore polacco, in cui mi sono sentito in obbligo di spiegare tante cose, a cominciare dal perché me ne sono occupato, ed era [...]  CONTINUA A LEGGERE

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Letteratura

Trevi, un tiro al bersaglio di comodo

Mi auguro proprio che Emanuele Trevi non vinca il prossimo Premio Strega. I miei voti, inutili, vanno semmai a Andrea Bajani, con riserva di dare un’occhiata pure a Edith Brook, altra presenza nella cinquina. Di Trevi posso riconoscere le qualità di critico letterario, senza dubbio fine e sottile, come gli viene riconosciuto in pagine a stampa di giornali importanti di cui ormai è ospite fisso. [...]  CONTINUA A LEGGERE

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Letteratura

“Roma città aperta”, capolavoro di Rossellini

Ancora una volta mi valgo del proclamato diritto di sostituire il solito esame di un’opera narrativa con un suo equivalente filmico. Il 2 giugno, ricorrenza della nascita della Repubblica, ci ha regalato la visione del capolavoro di Roberto Rossellini, “Roma città aperta”, un film che ovviamente non era sfuggito alla mia attenzione negli anni giovanili, ma si sa bene che !repetita iuvant”, [...]  CONTINUA A LEGGERE

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Letteratura

I leggeri e ariosi racconti di David Leavitt

Devo essere grato alla Società Editrice Milanese che, avendo apprezzato una mia recensione dedicata all’ultima opera di David Leavitt, “Il decoro”, mi ha spedito altri titoli dell’autore statunitense, cui posso attingere, quando magari mi sento stanco di parlare dei rozzi prodotti di casa nostra. Mentre Leavitt è leggero, ricorda da vicino il nostro Arbasino, con la stessa abilità [...]  CONTINUA A LEGGERE

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Letteratura

Quanto il “cattivo poeta” (D’Annunzio) è invece buono

Mi valgo ancora una volta della facoltà di mettere al posto di un intervento su qualche romanzo l’analisi di un film, in nome dell’autorizzazione che ricavo da Aristotele, di considerare le opere narrate in terza persona simili nelle strutture a quelle gestite direttamente da attori, anche se ovviamente lo Stagirita pensava ai generi teatrali, del tutto ignaro dell’avvento del cinema e della [...]  CONTINUA A LEGGERE

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Banville, chi ha ucciso un sacerdote spregiudicato e senza legge?

Continuo a essere omaggiato delle sue uscite da parte della casa editrice Guanda, il che mi fa molto piacere, dato che così vengo a conoscere autori stranieri altrimenti a me sconosciuti. Questa volta si tratta di un irlandese, John Banville, quasi alla soglia degli ottant’anni, di cui confesso di non aver letto nulla. Le scritte di copertina usano per lui gli epiteti di “giallo” e di [...]  CONTINUA A LEGGERE

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Benassi, o dei buoni servigi di un cane

Qualche tempo fa ho lodato Giuseppe Benassi al ricevimento di un suo “giallo”, “Tra le tue sgrinfie”, ritenendo di essere in presenza di un inizio di produzione, invece ho scoperto che si tratta di un autore multiplo di “gialli”, degno concorrente dei vari maestri nostrani in questo filone, pronto a farmi giungere, ora, un nuovo prodotto, “L’uomo col chihuahua”. Dico subito che [...]  CONTINUA A LEGGERE

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Letteratura

Fingerle, impossibilità di una lingua madre

Ho già fatto più volte le lodi del Premio Calvino, che a differenza di altri più titolati ha il merito di segnalare voci nuove della nostra narrativa, Se ne sta pure accorgendo l’editoria che conta, infatti il romanzo di Nicoletta Verna, “Il valore affettivo”, insignito con menzione speciale al Calvino, è uscito da Einaudi stile libero e ha mietuto una serie di recensioni favorevoli [...]  CONTINUA A LEGGERE

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