Omaggio a Gavina
Marco Brunori gli dedica un omaggio che condivido in pieno. Ho ancora negliocchi il ricordo del tondo che si apriva in una strada di Bologna come occhio magico, poi c’erano,a San Lazzaro, i due siluri della sua officina. In lui c’era qualche contraddizione, come per esempio l’amore per Pulga, il più pittore nella squadra di Arcangeli, tanto da portarci a visitarlo in devoto protagonismo. Un brutto giorno fu costretto al fallomento e ad emigrare altrove ma ora per foruna uno specialista di modernato ha recuperato uno due siluri, in attesa di attrezzare l’altro. Posso ricordare un episodio curioso, correva voce che in un suo ritorno a Bologna avesse preso a gestire un ristirante in via Farini, assieme alla sua socia di sempre. Con mia moglie pensai di andare a verificare, e infatti i due comparvero, ci fu un conciliabolo fra loro in cui Gavina mi indicava alla compagna, e sentii lei dire quasi con sconforto: quello è Barillli, quanto è invecchiato. Per fortuna grazie a questa pubblicazione altrettanto non si può dire di lui, che si è guadagnato una sorta di eternità.