Attualità

Pollaiolo

Il Pollaiolo

   Sarebbe stucchevole parlare del capolavoro conservato a Milano, Museo Poldi Pezzoli, il ritratto attribuiti al Pollaiolo, se non mi venisse fatto di estendere una considerazione, non so se già fatta da altri, che finché rimaniamo nel cuore del Quattrocento e delle tre maniere teorizzate per quel tempo dal grande Vasari in genere i ritratti sono di profilo, con rare eccezioni, Naturalmente, con l’arrivo dell’età moderna, a cavallo del nuovo secolo, tutto cambia, sarebbe inimmaginabile avere un ritratto di profilo da parte di Leonardo. Invece nel secolo precedente perfino un grande in assoluto come Piero della Francesca nella Regina di Saba ci dà dei profili, oppure, se usa qualche immagine a piatto, come nella trilogia della Resurrezione  di Cristo, le pone subito accanto due immagini di profilo,  come a dargli il sapore della eccezione, In tutto ciò si potrebbe vedere un equivalente del fenomeno che, in forza delle teorie omologiche avanzate da Lucien Goldmann, ho espresso  per riguardo alla navigazione, che veniva effettuata  radendo le cose. Allo stesso modo gli artisti pre-moderni si tenevano distanti dalla profondità spaziale del campo visivo, ovvero non  si producevano in ritratti a tutto tondo, se non per rare eccezion,  perhé  costretti  dai temi affrontati. Da tutto ciò verrebbe una conferma in più, non si eludono le leggi dei propri temo, non si concepiscono  soluzioni troppo in anticipo rispetto a quanto è previsto dalle modalità di pensiero e di azine. E dunque, accontentiamoci dei fini profili dei ritratti del Quattrocento, proprio come le navi dello stesso periodo evitavano  di immergersi nella profondità dei mari.

Standard