Attualità

Dom. 14-3-21 (la frode dei 100.000)

I motivi di fondo di questo mio domenicale sono due, entrambi sul filo dell’attualità. Intanto, la frode con cui ci affligge il ministro Speranza con la relativa corte di virologi. Questi ci intimoriscono parlando di 100.000 vittime del covid, nell’anno scorso. Non è esatto, se andiamo a vedere i dati offerti dall’Istat, i morti del 2019, quando ovviamente non esisteva il covid, sono stati 647.000. L’anno scorso, 700.000, con un differenziale, quindi, non di 100.000, ma di non molto più della metà, il che del resto si spiega agevolmente se nel conto mettiamo i tanti poveri anziani del Trivulzio e di altri ricoveri per i quali proprio Speranza coi suoi accoliti non avevano preso nessuna precauzione. E dunque, terrorismo, allarmismo allo stato puro.
L’altro motivo che mi fa protestare è la proclamazione, pare unanime, di Letta quale nuovo segretario del Pd. La gente dimentica facilmente, forse non ricorda che lui era soprannominato il capo del governo “slitta”, per la abile tendenza a rinviare ogni decisione. Insomma, rischiamo di avere un capo per nulla decisionista, ma abile temporeggiatore, alla maniera del suo naturale oppositore Conte. A puntare su di lui con tanta fretta c’è soprattutto l’inguaribile antirenzismo del Pd, che vuole porre rimedio all’onta del “stai sereno”, con cui Renzi, impadronitosi del partito, aveva in apparenza tranquillizzato il concorrente alla testa del governo, Ma siamo sinceri, l’errore stava proprio nel voler dare l’insostenibile garanzia, Renzi aveva dovuto rientrare nella norma di tutti i governi occidentali, dove il capo del partito di maggioranza assume anche la conduzione del governo, altrimenti si ingenera un insopportabile e dannoso dualismo. Tra i tanti errori di Zjngaretti c’è stato proprio quello di rifiutarsi di entrare nel governo, non avrebbe potuto aspirare al premierato, ma almeno a una vicepresidenza, che gli avrebbe consentito di marcare più da vicino l’imprendibile e vacuo Conte. Ora purtroppo il Letta vincitore otterrà un segretariato senza condizioni e senza termini, in barba a tutte le regole del Partito. Tra qualche tempo ci ritroveremo al punto di prima, deboli, incerti, privi di potere contrattuale.

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