Attualità

Dom. 17-10-21 (vaccino)

In questi giorni sono avvenuti fatti molto gravi, tanto da mettere in dubbio la nostra fiducia nella leadership Draghi. Cominciamo dai fatti dello scorso sabato, in cui le forze di Polizia, e del ministro degli interni, si sono comportate davvero con troppa debolezza. Deplorevole è stata la deposizione del Ministro resa al Parlamento, dove a giustificazione della mancanza di interventi decisi della polizia a colpire i manifestanti facinorosi e a giustificare l’inesistente muro di protezione eretto alle porte della CGIL si è invocato il debole motivo di non voler irritare la protesta, scatenando tumulti più gravi, Una condotta di evidente ignavia, che fa ormai del ministro Lamorgese un candidato alle dimissioni, anche se irritanti e petulanti come sempre sono gli attacchi della Meloni, ingiustificabile parlare di un intento preciso di tornare a vecchi scontri. Si è trattato di una condotta troppo debole contro cui prendere provvedimenti. E bastano quelli contro le malefatte dei singoli, degli aizzatori presenti sulla scena nonostante la proibizione di non lasciare le loro custodie precauzionali. Inutile affrontare il drammone ideologico dello scioglimento di formazioni indubbiamente fasciste ma pronte a dissolversi e a ricostituirsi. Basta affrontare le colpe dei singoli, come in definitiva si è fatto. Su un altro fronte bisogna pur lamentare una certa debolezza e condiscendenza di Draghi, che a cospetto del ringhiante Salvini non ha voluto tirare troppo la corda e fare della vaccinazione un obbligo di legge, mantenendo in piedi la formula debole e compromissoria del ricorso ai tamponi. Come si sa, di questa tolleranza hanno approfittato i lavoratori del porto di Trieste minacciando uno sciopero gravissimo, loro che pure sono sottostati tutti quanti a un vaccino antitetanico e, se genitori, qualche anno fa hanno pure dovuto accettare l’obbligo di vaccinare i figli minorenni, diversamente interdetti a mettere piede a scuola, E dunque, il loro coro di no vax è pura rivolta, pura sedizione, mi auguro che il governo Draghi sappia reagire con fermezza. Quanto alla green card, come già ho detto altra volta, è da intendere come la patente, se mi fermano in strada, e se mostro la patente alla polizia le risparmio di andare a verificare sul computer se possiedo o no un titolo valido di guida. Anche la green card è appena una certificazione dell’avvenuta vaccinazione, ma può assumere un ruolo del genere se appunto per legge il vaccino diventa un obbligo, lasciando perdere gli inutili succedanei dei tamponi fatti a scadenze regolari. Un’ultima osservazione, è da deplorare la decisione presa da Landini, che si sente troppe volte nelle vesti di un ducetto, di indire una riunione riparatrice il sabato 16, che dovrebbe essere consacrato al silenzio pre-elettorale, una regola più forte delle pur sensate proteste cigielline, Bastava fare la riunione il lunedì pomeriggio, a urne chiuse.

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