Collareta
Non avendo un romanzo che mi solletichi, una volta tanto ricorro al saggio di un collega, di cui è più indicativo il sottotitolo, Dal paleocristiano al romanico, che mi fa nascere alcune obiezioni al seguito di un mio saggio che si è occupato degli stessi problemi. Collareta se la cava troppo rapidamente dell’arco di Costantino che mette a confronto due rosoni prelevati da un arco augusteo di Benevento ancora in piena classicità con un a schiera di soldati abbozzati in modi primitivi e selvaggi, il che per noi va bene, ci ricorda analoghi effetti tra fauve ed espresssionismo, Corretta l’analisi che Collareta dedica al bizantinismo, ma del tutto insufficienti i cenni, non so neppure se esistenti, a Cimabue per la pittura e a Nicola Pisano per la scultura, eppoure è con loro che si apre il romanico, a sua volta capace di portarci verso il gotico e il Rinascimento.
Marco Collareta, Einaudi, pp. 229, eur0 38.