Letteratura

Di Giovanni, sorelle un po’ sconclusionate

Maurizio Di Giovanni è un’ape industriosa che non cessa di operare, quali che sino i risultati della sua alacre officina. Io personalmente ho molto am   Maurizio De Giovanni è un’ape industriosa, non si stanca di ato la serie dei Bastardi di Pizzofalcone, soprattutto attraverso i filmati televisivi che ne sono stati tratti, con un’ottima compagnia di caratteristi, tra cui domina Alessandro Gassman, figlio dell’atletico Vittorio,  che tante volte recitava sopra le righe, mentre il figlio ostenta un accattivante umore triste, quasi presago di insuccessi, nonostante i brillanti esiti che ottiene come detective. Altre serie del De Giovanni mi sono sembrate gravide di difetti e di passi incerti, come queste Sorelle, dove in realtà le due protagoniste, Teresa la Nera e Sara la Bionda, sono rivali tra loro, anche se non mancano di darsi qualche appoggio, per il comune mestiere di detective che svolgono. Ci sono elementi apprezzabili, come le varie fasi in cui la Nera viene sottoposta  a processi di narcosi, con relativo smarrimento dei sensi, per estrarle quanto sa attorno a certe attività delittuose, che anche in ciò rivelano qualche novità. Infatti i malavitosi che la perseguitano non sono, come più di solito, degli spacciatori di narcotici, bensì dei trasportatori di liquami, di scorie di cui le industrie del nostro sistema hanno bisogno di sbarazzarsi portandole in discariche all’estero. E interessante è anche un tentativo di mettere in salvo la vittima portandola a rifugiarsi in un convento, intruppandosi tra le monache, il che ovviamente ci ricorda il Manzoni.  Notevole anche che tra gli indagatori favorevoli alla Mora ci sia un non vedente, che ci mostra come malgrado la perdita di quell’organo di senso gli altri si sviluppino diventando ipertrofici. Per il resto, null’altro di notevole, naturalmente la principale perseguitata è vecchia del mestiere, e quindi ha posto al sicuro i segreti di cui è portatrice, in modo che in caso di sua scomparsa questi compaiano ad accusare i suoi carnefici. Ma non ce n’è bisogno, dato che le forze dell’ordine, capeggiate dalle due “sorelle”, alla fine vincono sulle forze del male, come vogliono le leggi di questo genere che nessuno osa contraddire.

Maurizio De Giovanni, Sorelle, Rizzoli, pp. 255, euro 19.

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