Attualità

Dom. 11-6-23 (ancora immigrati)

Sono appena di ieri (gioved’ 8 giugno) le conclusioni di un vertice tra la Meloni e il leader della Germania a proposito degli immigrati, MI sembra che si ripetano vecchi e inconsistenti ritornelli, come quello di riandare a casa loro gli immigrati per ragioni economiche, come se questi non avessero bruciato i vascelli alle loro spalle e non ci fosse più nessuno ad accoglierli. Inoltre è pretestuosa la pretesa distinzione tra immigrati per forze magguori, guerre, sciagure naturali, o invece motivi economici, diciamo pure la fame. Certo è anche vero che bisogna farla finita con le carrette precarie del mare e coi trafficanti di carne umane. Ma allora insisto su due possibilità di rimedio razionale. Porre in un Paese ora in crisi ma in passato abbastanza ben messo, come la Tunisia, un’area di raccolta dei figgitivi dalle aree subsahariane. Ho insegnato per un’intera settimana all’università di Sfax e ritengo che quello sia un luogo appropriato per istituirvi un rifugio del genere, magari sotto controllo ONU o  Euro, in partnership coi colleghi tunisini. Qu si potrebbero condurre i necessari controlli di salute e anche di fedina penale, per evitare di accogliere malati gravi e terroristi, ma ciò fatto, si potrebbero importare quote di lavoratori con viaggi regolari e garantiti secondo le richieste dei nostri Paesi, che hanno tanto bisogno di questi apporti. Oppure potrebbe essere proprio l’Italia a costituire un simile luogo di raccolta e di smistamento, a spese dell’Europa, ottenendo gli stessi fondi che se non sbaglio si continuano a erogare a Erdogan per trattenere i migranti da Est. Queste le sole due soluzioni razionali del problema. Naturalmente, se fosse il nostro Paese a ottenere questa funzione di raccolta, lo dovrebbe fare con luoghi che non siano dei colabrodo per permettere ai rifugiati di andarsene per i fatti loro, magari premendo alle frontiere della Francia o dell’Austria, ma dovrebbero essere luoghi di accurata selezione, non razzista, non imbevuta di pregiudizi, ma attenta a valutare le capacità degli ospiti a rendersi utili per la vita economica dei nostri Paesi, a cui

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