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Dom.-10-22 (trattare)

Naturalmente il fatto nuovo di questi giorni è il bestiale eccidio di civili compiuto a Bucha. Io, da buon occidentale, accetto la versione nostrana dando ogni colpa alle truppe russe in fuga, però bisogna ammettere che qualche elemento in difesa della interpretazione russa esiste, perché mai il sindaco di Bucha, dopo la liberazione della sua cittadina da parte dell’esercito ucraino, ha espresso soddisfazione con un volto ridente senza alcun accenno alla strage? Possibile che non ne fosse a conoscenza? E quale comandante militare è così balordo da non imporre ai suoi soldati, anche se li sa colpevoli delle varie uccisioni, di portar via, almeno, di nascondere i cadaveri invece di lasciarli in bella vista sulla pubblica via? Ma basterebbe incaricare una commissione o dell’ONU o della Croce rossa di svolgere un’indagine sui fatti, e al più presto, per cercare di stabilire la versione più attendibile. Se una delle due parti si rifiuta a una simile indagine, ciò corrisponderebbe a una tacita ammissione di colpa.

Ma il problema più importante è di far cessare la guerra, Ascolto con rabbia e indignazione i responsi, mi pare alquanto sadicamente compiaciuti, che parlano di una guerra interminabile, addirittura allo stato permanente. Possibile che non ci sia nessuno abbastanza neutrale e “terzo” da farsi dire da Putin che cosa vuol conseguire, ponendo fine alla distruzione di un intero Paese? Gli basta l’assicurazione dell’autonomia o dell’annessione del Dombas e soprattutto della Crimea, o mira ad altre fette del Paese, per esempio di Mariupol? Se si ferma al primo livello di richieste, qualcuno faccia ragionare Zelensky perché rinunci a rivendicare quei territori. Inoltre, contro la pretesa che  in Ucraina ci sia una forte presenza di nazismo, cosa alquanto difficile da pensare dato che a capo della nazione c’è un ebreo, comunque Putin potrebbe esigere che nella carta costituzionale entrasse una legge contro la ricostituzione di un regime nazi-fascista o di ogni sua riproposta, in fondo una legge di questo genere ce l’abbiamo tutti. Inoltre può pure pretendere lo scioglimento dell’ armata Azov, che sarebbe costituita da incorreggibili destrorsi. Ma qui le pretese russe dovrebbero fermarsi, Zelensky è diventato inamovibile, protetto da tutto l’Occidente. Chi potrebbe svolgere questa utile mediazione? Noi ci siamo giocati questa possibilità con la stupida e inutile espulsione di funzionari dell’ambasciata russa presso di noi, una volta tanto nel deplorare questo inutile atto sono d’accordo con Salvini. Pensare che eravamo stati designati come garanti da entrambe le forze in conflitto, così invece ci siamo giocati una possibilità di questo genere. Ma tocca ancora all’Occidente farsi carico di questa mediazione, se appunto non riesce a Erdogan. O ci potrebbe provare anche Orban, vista la posizione di disimpegno assunta dall’Ungheria.

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