Attualità

Dom. 8-8-21 (viva i vaccini)

Riassumo un poco la mia lunga campagna contro i virologi, da me detti nuovi monatti. Ho criticato aspramente molti aspetti delle condotte precedenti, come il non aver avuto alcuna fiducia nei responsi dei termo-scanner, quando in definitiva se nel prossimo settembre torneranno a far scuola in presenza milioni di scolari, a quanto pare non avranno nessun obbligo di presentare una green card, né di essere vaccinati. Insomma, le stesso condizioni che esistevano già un anno fa, quando la ministra Azzolina, unica in Europa, proibiva già dalla primavera la riapertura delle scuole in autunno. Poi si è pentita, ma troppo tardi. Inoltre trovo che è sempre stata cervellotica la determinazione del numero degli infetti, non so con quale criterio siano stati fatti, e si facciano tuttora, i tamponi, al di fuori di ogni regola statistica. E anche il numero dei decessi, non essendo mai stata data la mortalità giornaliera per cause normali, è stato il frutto di abili giochi di destrezza, nel far scivolare nel numero dei morti da covid tanti disgraziati morti per ragioni di malattia normale. Ma questo mio scetticismo, sia ben chiaro, non riguarda certo i vaccini, io mi sono presentato regolarmente a entrambe le iniezioni, quando convocato, in modo perfetto, dagli organi della mia Regione, Emilia Romagna, e anzi ho lodato l’efficienza che ho trovato nel luogo in cui mi sono presentato. Credo insomma che il vaccinarsi sia davvero un obbligo perentorio, da tutelare per legge. Mi meraviglio che non si sia ancora provveduto a estenderlo d’obbligo per le categorie del personale medico e insegnante. Ricordo che siamo stati inflessibili nel perseguitare la famiglie che non sottoponessero i figli alla decina di vaccinazioni d’obbligo, con minaccia di lasciarli fuori dalle scuole, e dunque perché si è esitato a procedere con uguale fermezza anche contro chi si è rifiutato di farsi vaccinare, pur appartenendo alle categorie in contatto col pubblico? Quanto alla green card, avevo dei dubbi sul rischio di lentezze burocratiche a rilasciarla, ma ho già detto che anche per questo aspetto almeno qui a Bologna le farmacie di riferimento hanno proceduto con lodevole velocità. Come comportarsi per l’esistenza di questa certificazione? Ritengo che non ci sia nessun ostacolo per ogni luogo in cui chi vi accede è tenuto a procurarsi un biglietto, e dunque il rilascio di questo diritto d’entrata può benissimo conciliarsi con la presentazione simultanea di una green card, senza nessun aumento di intralcio. Lo stesso si dica per i mezzi di trasporto, mentre per ristoranti e bar si potrebbe fare affidamento al solo termo-scanner. Hanno abbastanza ragione i gestori di questi locali quando dicono che sarebbe per loro troppo impegnativo controllare l’esistenza nei clienti del documento dovuto. Comunque, viva la vaccinazione, strumento di sicuro rigore scientifico già dimostrato da un lungo esercizio di quasi due secoli.

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